Be loved | Rita Casdia

 

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Catalogo-Box Be Loved - Rita Casdia

In vendita il sorprendente Catalogo-Box della mostra di Rita Casdia, numerato e firmato dall'artista: una scatola che contiene 40 cartoline che riproducono i disegni in mostra, una shopping bag con disegno...

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Rita Casdia
Be loved
a cura di Paola Nicita
11 luglio - 6 ottobre 2018 

L’artista con questa mostra, in continuità con la propria originale ricerca sul tema del desiderio d’amore portata avanti ormai da anni con sempre nuove declinazioni e approfondimenti, indaga i risvolti più profondi del desiderio, impellente e insostituibile, di essere amati. Un desiderio che è insieme scintilla e necessità vitale ma che si trasforma spesso in rituale tragico, senza scampo.

Non è strano che questa necessità vitale assuma le forme di una cascata di azioni che si riversano sul desiderante che le subisce, evidenziando un doloroso stato di impotenza.

Per questa mostra Rita Casdia ha realizzato quaranta disegni (inchiostro al gel su carta, cm. 29,7 x 42) che ripercorrono emblematicamente il Ciclo della vita; un video animato, Be loved, che affronta il tema di come l’amore, anche in unico gesto, dolce e prolungato, possa divenire feroce e annientante. La mostra si chiude poi simbolicamente con una sola grande scultura: Flesh mellow, evidente apoteosi del fallimento.

 

Amàti

di Paola Nicita

Più efficaci di un saggio filosofico sull’incomunicabilità tra uomo e donna, o più sintetici delle statistiche sulle separazioni, i piccoli personaggi inventati da Rita Casdia sono linee fluttuanti che hanno un peso estremo, segni appena accennati che solcano la superficie e graffiano dritti al cuore.

Quaranta disegni schierati sulla parete si stagliano davanti a noi come singole pagine di abbecedari del lessico errato: sono il Ciclo della vita, e basta sapere questo.

Della fisicità dei corpi è fatta la nostra esperienza con l’altro, e i nostri amàti hanno varie fisionomie, seppur condividendo, inconsapevolemente, la medesima domanda alla quale nessuno sa o può dare la risposta. Della misteriosa relazione che si interpone, invisibile, potentissima, tra due esseri umani, Rita Casdia si interroga da tempo, attraverso una ricerca espressiva sussurrata, che nel suo tendere al minimalismo estremo ottiene l’opposto effetto di una deflagrazione roboante, forse perché inaspettata, nascosta tra le pieghe di colori gioiosi e esserini appena abbozzati, ur-umani, girini e larve di sentimenti mutevoli, complessi, dolorosi; portatori di dialoghi inascoltati o travisati, di gesti non capiti.

Incontrarsi con l’altro è lavorare alla costruzione di simulacri comuni, è fare spazio, curare, accogliere: ma il desiderio di possesso, a volte, può essere attuato attraverso un eccesso di introiezione, un cannibalismo emotivo. Persi tra i labirinti del sentimento, in balìa di una deriva che può condurre ad un meccanismo virato verso la cancellazione.

Per definire lo spazio dell’altro, in cui agire i corpi, si costruisce allora l’architettura di uno spazio di controllo, formata da limiti, barriere, recinti. E poi si dichiara il proprio amore, in maniera ossessiva. I corpi si interrogano nuovamente sulla loro relazione, e così, come accade nel video Be loved, l’adorazione dell’uno diviene la cancellazione dell’altra. Ti amo tanto da mangiarti, e il corpo che sparisce sotto i colpi della lingua perderà per sempre il suo oggetto d’adorazione. Amàti, per l’appunto, nella cesura incolmabile dell’epifanìa già avverata.


Amàti

by Paola Nicita

More effective than a philosophical essay on the incommunicability between man and woman, or more synthetic than statistics on separations, the small characters invented by Rita Casdia are fluctuating lines with an extreme weight, just hinted signs, furrows in the surface, stratching straight to the heart.

Forty drawings lined up on the wall stand out in front of us like single pages of abbreviations of the wrong lexicon: they are the cycle of life, and to know that it is enough.

Our experience of the other is made of physicality of our bodies, and our beloved have various physiognomies, even if they share – unconsciously – the same question which nobody can give the answer to.

Rita Casdia has been wondering for some time about the invisible, interposed, very powerful relationships between two human beings. By a whispered expressive search and an extreme minimalism, she obtains the opposite effect of a bombastic deflagration, perhaps because of unexpected, hidden among the folds of joyful colors and barely sketched creatures, ur-humans, tadpoles and larvae of changing, complex, painful feelings. These drawings are bearers of unheard or misrepresented dialogues, of unaccounted gestures.

To meet with other is to work on the construction of common simulacra, by making space, taking care welcoming. Nevertheless the desire to possess can sometimes implemented through an excess of introjection and an emotional cannibalism. Lost in the labyrinths of feeling, at the mercy of a drift that can lead to a mechanism turned towards cancellation.

In order to define the space of the other, in which the bodies act, is finally constructed the architecture of a controlled space constructed with limits, barriers, enclosures. And at the end you declare your love, obsessively. The bodies ask again about their relationship, and so, as happens in the video Be Loved, the adoration of one becomes the cancellation of the other. I love you so much until I eat you. The body disappear under the blows of the tongue and will lose forever its object of adoration.

Amàti, precisely, in the unbridgeable caesura of the epiphany already fulfilled.

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