Letizia Battaglia - Gli invincibili

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“Gli invincibili”  propone un lavoro che Letizia Battaglia ha realizzato tra il 2013 e il 2014, un omaggio a quelli che la fotografa reputa i suoi eroi, un progetto che rientra nel suo percorso di dimenticare i morti ammazzati nelle strade di Palermo.

<<Letizia Battaglia, senza la cronaca. Senza il delitto. Senza i fucili a canne mozze. Senza i volti tumefatti dai colpi della 357 Magnum, senza il sangue che scorreva a fiumi, senza i colpi degli incaprettati con i sottili cavi d’acciaio. Letizia Battaglia, senza le foto in bianco e nero dell’orrore. Senza i funerali di Stato, quelle esequie che lo stato pagava malvolentieri per quei suoi servitori che avevano dato la vita per il proprio paese. […] Letizia Battaglia, in una parola, senza la sua struggente Spoon River che resterà a perenne monito di una Palermo feroce e corrotta>> scrive Saverio Lodato.

Letizia Battaglia,grande fotografa autodidatta, crea composizioni che costituiscono una brillante raccolta di persone e personaggi che l’hanno ispirata, suoi amici, suoi capisaldi, suoi invincibili eroi: Gabriele Basilico, Pina Bausch, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Che Guevara, Sigmund Freud, James Joyce, Rosa Louise Parks, Pier Paolo Pasolini, Erza Pound, Marguerite Yourcenar, Il Crocifisso di Santo Spirito, la Venere di Urbino. In questi collages si concentrano una serie di ritratti in bianco e nero – rielaborati tramite la reiterazione dell’immagine - di personaggi celebri della nostra storia antica e recente. Letizia Battaglia rivela in queste immagini la parte più profonda di sé, senza filtri raccogliendo miti, narrazioni e simboli di un microcosmo variegato di visionaria realtà. Bisogna solo saper guardare.

La mostra resterà in corso fino al 16 maggio 2015 (da martedì a sabato, ore 11-13 e 17-19.30).

 

Letizia Battaglia. Nata a Palermo nel 1935, si sposa a sedici anni e fino al 1970 è moglie e madre di tre figlie. Nel1971 si trasferisce a Milano. Qui inizia a fotografare con il compagno Santi Caleca, prima come giornalista freelancee poi anche come fotoreporter. Nel 1974 torna a Palermo e fonda con Franco Zecchin, la figlia Shobba e altri giovani lo studio Informazione fotografica, luogo mitico di quegli anni, frequentato da Josef Koudelkha e da molti alti fotografi italiani e stranieri. Nello stesso periodo inizia anche la sua collaborazione con il giornale <<L’Ora>>, che durerà quasi vent’anni. Negli anni Ottanta crea il Laboratorio d’If, che ospiterà le immagini di Luigi Ghirri, Will McBride e della Magnum. Contemporaneamente, dirige e edita una rivista ambientalista, <<Grande Vu>>, e nel 1992, dopo le stragi mafiose, dà vita a una casa editrice, Edizioni della Battaglia. In seguito, con Simona Mafai e altre intellettuali palermitane, fonda la rivista bimestrale <<Mezzocielo>>. 

 

ENGLISH TEXT

“The Invincibles” of Letizia Battaglia

 

Taken by the photographer  in the 2013 and 2014 this group of images shows Letizia's heroes to whom she wants to pay a tribute to, undoubtedly in an attempt to forget the murders in the streets of Palermo.

 

“...Letizia Battaglia, without crime news section, murders and rifles. Letizia without black-and-blues faces and guns, without flowing blood and people strangled with steel ropes. Letizia Battaglia without the black-and-white photographs of horror, without those funerals reluctantly paid by the State for its dead servants […] in a word, without her heart breaking Spoon River, a never ending admonishment to the cruel and corrupted Palermo...” (Saverio Lodato).

 

Letizia has collected a fascinating gallery of inspiring persons and personalities, friends and mentors. Her invincibles heroes: Gabriele Basilico, Pina Bausch, Paolo Borsellino and Giovanni Falcone, Che Guevara, Sigmund Freud, James Joyce, Rosa 

Louis Parks, Pie Paolo Pasolini, Erza Pound, Marguerite Yourcenar, il Crocifisso di Santo Spirito, la Venere di Urbino. It is a sequence of black-and-white portraits of well-known characters from the past and the present that she elaborates through the reiteration of the image. Letizia shows her inner part without filters through myths, symbols and stories taken from a visionary reality. 

 

Exhibition on display until May, 16

Tuesday-Saturday h 11-13; 17-19,30

 

Letizia Battaglia was born in Palermo in 1935 where she married at the age of sixteen. In 1971 she moves to Milan to work like freelance journalist and photo reporter. In 1974 she goes back to Palermo and founds Informazione fotografica with her elder daughter Shobba and her partner Franco Zecchin. While the studio is well attended by Italian and foreign photographers, Josef Koudelka among them, she begins her collaboration with the newspaper L'Ora which will last for twenty years. In the '80s she establishes If a space dedicated to photography that will exhibit images of Luigi Ghirri, Will McBride and other photographers of Magnum Agency, but in the same time she is the Director and Editor of the ecologist magazine Grande Vu. In 1992 after the massacres of Mafia she founds the Edizioni della Battaglia and the bimonthly magazine Mezzocielo together with Simona Mafai and other women of Palermo.

 

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